Chiara Valerio: la matematica è politica

Settembre è il mese della ripresa. Si torna a lavoro come a scuola.
Impossibile dimenticare quella strana nostalgia che ogni anno faceva capolino quando ero studentessa.
Un connubio tra la voglia di rivedere i compagni, essere un anno più grande, e l’immancabile desiderio, invece, di prolungare le vacanze senza sveglia.

Era una sensazione strana che sembrava attenuarsi soltanto all’entrata in cartolibreria. Scegliere il nuovo diario, le penne, i quaderni non era affar semplice! Soprattutto per quello di matematica che – per una legge inspiegabile –, se più ti faceva paura, più cercavi un colore che ti trasmettesse gioia e serenità.

Eh sì, perché purtroppo per la matematica vigeva una regola non scritta: o ti piaceva ed eri portato, o eri destinato ad anni di incomprensione, pomeriggi di studio intenso per non mollare e ambire a un voto che scavalcasse la sufficienza. Insomma, non di rado, la matematica era una vera fatica.

Perché oggi vi parlo di questo? Perché con la ripresa della scuola, auguro in primis a studenti piccini e non, un buon inizio, e invito i professori di lettere e matematica, ma anche i genitori, a leggere e far leggere un libro che avrei tanto voluto poter scoprire quando ero fra i banchi di scuola: La matematica è politica (Einaudi) della straordinaria Chiara Valerio.

La matematica è politica: la matematica come non l’avevo mai vista prima d’ora

Dopo aver letto La tecnologia è religione, e lo ammetto, dopo aver ascoltato le sue parole al funerale di Michela Murgia, avevo stabilito che avrei colmato poco a poco, i vuoti lasciati dai libri non letti di Chiara Valerio. Poco importava seguire le novità, quello che desideravo – e che desidero tutt’oggi dopo la lettura di questo secondo saggio –, era riuscire a immergermi in gran parte dei suoi scritti; testi calibrati, incisivi e di grande ispirazione, dall’inconfondibile stile di Chiara Valerio.

Così, cercando su Audibile, mi sono imbattuta in questo saggio breve ma intenso nel quale l’anima della Chiara Valerio “matematica” e si sposa perfettamente con quella della Chiara Valerio “scrittrice e intellettuale”.

Pochi divulgatori avrebbero potuto trasmettere quello che la scrittrice è riuscita a fare, mettendo la matematica al centro, svecchiando – mi si passi il termine – quell’immagine polverosa che, non si sa perché o per come, quando si è studenti capita di attribuirle.

La matematica è politica, la matematica è azione, non la si subisce: la si vive. Non credo di sbagliare affermando che se i ragazzi avessero modo di poter ascoltare Chiara Valerio nelle scuole, molti non si sentirebbero più predestinati a lottare contro una materia oscura.

Un approccio alla matematica che ogni studente dovrebbe poter conoscere

La matematica, da materia “statica” – mi si passi ancora una volta questa licenza –, rinasce: diventa una prassi politica e un formidabile esercizio di democrazia. Lo avreste mai detto? Io, assolutamente no.

Il ragionamento segue questo percorso: la matematica, come la democrazia si fonda su un sistema di regole, lavora sulle relazioni e crea una comunità.
Contrariamente a quello che da studentessa provavo nei pomeriggi trascorsi a studiare, la matematica non nega, bensì amplia.

Rivoluzionario poi ai miei occhi è stato l’approccio al concetto di verità. In questa materia vi ho sempre colto solo l’approccio della verità assoluta, basti pensare al famoso ritornello che per un periodo iniziale della mia formazione ripeteva ” la matematica è una scienza esatta”. Ebbene Chiara Valerio ci trasmette un insegnamento preziosissimo: le verità assolute esistono ma sono anche transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e dalle condizioni al contorno.

Infine, ecco l’insegnamento più grande, di cui faccio gran tesoro: svolgere un problema di matematica o matematico è un esercizio di democrazia. Di fatti, colui che non accetta l’errore e non si esercita nell’intenzione di capire il mondo, non potrà riuscire né a cambiarlo né a governarlo.

Non è forse questo un insegnamento bellissimo che andrebbe proposto tra i banchi di scuola?

La matematica è politica: un libro che ogni prof. dovrebbe far conoscere

Nella mia carriera scolastica, sebbene non mi sentissi ad agio con la matematica, posso assolutamente affermare di aver aver avuto la fortuna di aver incontrato professori che ci mettevano l’anima per far diventare una materia che sembrava ai più ostica, una materia da amare.

Come la stessa autrice ricorda professori, che ancora a oggi sono nel mio vecchio liceo, e che porta nel cuore, anch’io ho la mia rosa di professori che non dimenticherò mai per la loro passione e vocazione del loro mestiere, professori di matematica ovviamente.

Tuttavia questo libro deve poter arrivare a scuola non perché i ragazzi amino da un giorno all’altro la matematica, ma perché questo piccolo pamphlet aprirà loro gli occhi su cosa rappresenta la matematica: è la più bella lezione interdisciplinare che si possa avere.

Cogliere la valenza politica della matematica non è scontato, coglierne il carattere intrinseco di allenamento alla pazienza – essendo una materia che di certo non può sottostare alla dittatura dell’urgenza –, nemmeno.

Di questo libro possiamo cogliere tutto perché Chiara Valerio con un’acutezza sconcertante ce lo insegna, intensamente.

Chapeau!

Recensione di Giulia V.

Classificazione: 5 su 5.

Il libro

Titolo: La matematica è politica
Autore: Chiara Valerio
Editore: Einaudi
Collana: Vele
Prezzo: 12,00 €
Anno di pubblicazione: 2020

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