Ascoltato su Audible: Oliva Denaro

Tra i criteri di scelta della mia prossima lettura ve n’è uno, ed è forse quello che ai più potrà sembrare bizzarro: cerco sempre di non leggere i libri dei quali si parla a più non posso in un preciso momento.

Certo, comprendo che possa risultare strano per una lettrice che adora condividere le sue letture, ma per me un libro deve decantare.

Deve passare la prova del tempo, con il rischio di scoprire poi – ma con sommo piacere – che quel libro l’avrei letto volentieri anche prima e che non si tratta invece di una moda temporanea.

Non adoro scrivere recensioni su libri solo per stare «al passo», adoro scoprirli prima del successo e a distanza del successo; quando scelgo di leggerli, quel momento deve essere un momento tutto mio. In questo modo sono priva di pregiudizi e preconcetti, in questo modo mentre leggo, a distanza di tempo, sono aperta alla scoperta, all’incanto, al piacere.

Con questo approccio mi sono avvicinata all’ascolto di Oliva Denaro di Viola Ardone (Audible): un libro dal quale non si può uscire assolutamente indenni.

Un romanzo di formazione, una lettura che arricchisce, interroga, lascia sgomenti e sicuramente abbatte quel muro di indifferenza pericoloso che, non di rado, si tende a creare per proteggere l’anima dalle brutture alle quale si è esposti.

La trama

Sicilia, 1960. Oliva Denaro ha quindici anni, e conosce già un repertorio infinito di massime, fra le quali: «la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia». A ripeterglielo costantemente è sua mamma, una «forestiera» calabrese.

Olivia adora studiare e imparare parole difficili, corre «a scattafiato», copia di nascosto su un quaderno i volti delle stelle del cinema, cerca le lumache con il padre, tira le pietre con la fionda a chi schernisce il suo amico Saro.

Non le piace invece l’idea di avere «il marchese», perché da quel momento in poi queste cose non potrà più farle, e dovrà difendersi dai maschi per arrivare intatta al matrimonio.

Quando il tacito sistema di oppressione femminile in cui vive la costringe ad accettare un abuso, Oliva si ribella e oppone il proprio diritto di scelta, pagando il prezzo di quel no.

Le regole del libro sono…

Le regole del libro sono: una narrazione che si ispira a una storia vera, una scrittura efficace, uno scioglimento narrativo emozionante.

Viola Ardone in questo libro trasporta il lettore in una Sicilia tagliente, spigolosa, fatta di silenzi, pregiudizi, giudizi.

Una Sicilia che però a tratti potrebbe ugualmente essere il nostro Paese sessant’anni dopo, quando confrontati a tristissime realtà, sentiamo ancora il retaggio di certe dichiarazioni accompagnare la cronaca giornalistica.

Il famoso «se l’è cercata» a quanto pare, purtroppo, è duro a morire, più duro di una «male erba».

La donna singolare non esiste


La Maestra Rosaria una volta, mentre facevamo l’analisi grammaticale, ci aveva dettato la frase: “La donna è uguale all’uomo e possiede i medesimi diritti” […] Maestra l’esercizio è sbagliato. La donna non è mai singolare. La donna singolare non esiste. Se è in casa, sta con i figli, se esce va in chiesa o al mercato o ai funerali, e anche lì si trova assieme alle altre. E se non ci sono femmine che la guardano, ci deve stare un maschio che la accompagna.

Se ancora non fosse chiara l’importanza della grammatica nelle vite di ciascuno, è la maestra Rosaria che ce lo rammenta, dopo il dubbio espresso da Olivia riguardo il femminile singolare:

Forse hai ragione tu Oliva, però la grammatica serve anche per modificare la vita delle persone… dipende da noi il femminile singolare, anche da te.

Il libro che narra la storia di uno stupro su una ragazzina che reagisce a questo ignobile evento trovando la forza di combattere, denunciando il suo aggressore è estremamente attuale. Una riflessione emerge da queste pagine intrise di amara consapevolezza, che siamo abituati a sentire delle lotte delle donne sempre al plurale.

Per far sì che la propria voce venga ascoltata, per lottare per i suoi diritti, la donna si deve unire, deve fare schiera, diventare fiume in piena. L’uomo no. Basta se stesso.

Nessuna donna è fragile


Ci sono dei ‘no’ che non costano niente e altri che hanno un prezzo molto alto. Il mio l’ho pagato tutto, e con me la mia famiglia. Per molto tempo mi sono sentita sola, giudicata, sbagliata, ma oggi so che avevo ragione e che è stato giusto così. Questa però è la mia storia, e ognuno ha la sua, un po’ come le canzoni.

Oliva Denaro, una ragazzina diventata donna troppo presto e nel modo più spaventoso possibile, ricorda a noi lettore come nessuna donna è fragile. Fragile è solo chi è esposto all’ingiustizia. Una verità questa che oltrepassa distinzioni di genere e nazionalità, una verità che diventa amarissima poi, se pensiamo a quante persone vengono ogni giorno lasciate sole.

Il coraggio e la forza di dire no.


La femmina è una brocca: chi la rompe se la piglia

Oliva Denaro nel suo dolore è fonte di ispirazione per tutti coloro che non hanno la forza a volte di opporsi. Questa storia non è una storia di donne, non è una storia corale sui destini di quelle donne costrette a guardare il mondo da dietro le imposte chiuse.

Questa storia è una lezione di coraggio, basata sulla storia vera di Franca Viola che rifiutò di sposare l’uomo che l’aveva presa con la violenza.

Questa storia ci insegna la coralità, nei termini di unione, aiuto, collaborazione, affinché non vi siano più lotte combattute – da e solo – da donne.

Non mi resta che augurarvi buon ascolto!

Classificazione: 5 su 5.

Recensione di Giulia V.


Scheda del libro

Titolo: Oliva Denaro
Autore: Viola Ardone
Letto da: Emanuela Jonica
Editore: Audible
Durata: 6 ore e 47 min
Pubblicazione audiolibro: 2021

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