Ascoltato su Audible: Stai zitta di Michela Murgia

Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva.

A pensarlo non è solo Michela Murgia. A pensarlo siamo tutte noi ogni giorno quando confrontate in contesti diversissimi, come a lavoro, in famiglia o con gli amici: nessun cerchio è escluso. Ma a dirlo e a sottolinearlo, con tale coraggio e franchezza, quante siamo veramente? Questa è la grande differenza.

Questo è quello che Michela Murgia fa da intellettuale, scrittrice, donna, per tutt* noi e per le prossime generazioni con Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più (Einaudi), esclusiva Audible.

Stai zitta di Michela Murgia

Per chi ancora non avesse avuto modo di leggerlo o ascoltarlo, Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più di Michela Murgia è un libro che non vi dovreste perdere, indipendentemente dal vostro sesso.

Dal sito dell’editore, la presentazione del libro riporta quanto segue:

Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di scopare di piú, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.

Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice piú nessuno.

Ora. Nel momento in cui scrivo questa recensione vorrei poter pensare che ad almeno una donna presente nella mia vita non sia mai successo. Cosa? Che le venisse detto, “aspetta, ti spiego”, “non ti lamentare poi se ti viene detto qualcosa”, “non vestirti così, se poi ti infastidiscono per strada…”, “vedo che è al momento non ha figli. Quali sono i suoi progetti di vita fra qualche anno?”, “sei in quel periodo del mese?”, “a cosa ti serve lavorare?”

La lista è lunga, ma preferisco fermarmi. Non perché non potrei elencarle tutte, ma perché mi rattrista pensare a quante affermazioni le donne che ho conosciuto abbiano dovuto sottostare. Alcune avranno ribattuto, ma le altre?

Le altre si saranno rese conto delle implicazioni, dei sottintesi celati dietro a queste affermazioni? Bene, nel caso, viene in nostro aiuto Michela Murgia che ci aiuta a comprendere veramente e fino a che punto il nostro mondo è stato ed è ancora invaso da letture tutte in chiave maschile.

Non è solo una questione di donne

Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più è un libro necessario. Intendo necessario per chiunque. Necessario per la consapevolezza di tutti, e d’altronde, poiché non esistono letture femminili o maschili ma esistono letture, non vedo perché lo dovrei consigliare solo a una parte di lettrici.

La consapevolezza e la presa di coscienza è una pista a doppio senso di circolazione. Questo libro andrebbe letto a scuola, questo libro non dovrebbe stare su uno scaffale di una libreria bensì a vista sul comodino del salotto, se è lì che trascorriamo più tempo.

Contrariamente a quanto possiamo pensare, per ogni “Esagerata”, “Vabbè, dai la situazione non è proprio così grave” tutt* dovremmo poter rispondere che no, non stiamo esagerando e che sì, certe affermazioni o peggio, certe azioni, non vanno minimizzate neanche per un istante.

Una grande scrittrice, una grande lettrice

Michela Murgia non ha bisogno di presentazioni, né per lo stile, né per i temi dei suoi libri.

Per me, invece, sentirle dare voce al suo libro è stata una grande scoperta. Una scelta eccellente sia dal punto di vista narrativo che di produzione audio.

Michela Murgia è una di quelle penne che ci mettono la faccia sempre, per quello che sostengono, per quello che desiderano comunicare. È l’incarnazione perfetta della scrittrice impegnata a condurre diverse lotte, per noi, per la nostra società.

Nessun altro attore avrebbe potuto leggere questo libro: Michela Murgia è una potenza con la sua voce, con la sua interpretazione. L’effetto è strabiliante. Ascoltando il libro mi è sembrato di essere in compagnia dell’autrice, proprio lì in salotto, e nessuna distrazione è stata in grado di distogliere la mia attenzione: due ore e mezza di ascolto e di vuoto intorno a me in compagnia solo delle sue parole. E che compagnia, oserei dire.

Un libro audio che convince, che trasporta, che induce a riflettere. Un libro in cui le parole sono suoni ma dalla punta affilata.

Buona scoperta!

Recensione di Giulia V.

Se siete alla ricerca di libri audio da ascoltare, potete consultare questo articolo o leggere questa recensione!


Titolo: Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più
Autore: Michela Murgia
Letto da: Michela Murgia
Editore: Audible
Durata: 2 ore e 34 min
Pubblicazione audiolibro: 2021

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