Recensire Zerocalcare non è affar semplice. Cosa si può dire sui libri di questa pietra miliare del graphic novel italiano che non sia già stato detto? Nulla, assolutamente nulla. Forse potremmo solo aggiungere che volumi come La profezia dell’armadillo Artist Edition (Bao Publishing) andrebbero regalati in ogni occasione a chi ancora non conosce questo gigante della fumettistica italiana.

Zerocalcare: La profezia dell’armadillo

Di Zerocalcare ne avevo sempre sentito parlare. Non solo. Avevo sempre visto code chilometriche alle fiere del libro, a Roma come a Torino. Ricordo la prima volta che un’amica mi disse “Hai mai letto qualcosa di Zerocalcare?”. Sono passati otto anni da quel giorno e in un bellissimo giugno 2023, sono riuscita a colmare quel gap. Lietissima di averlo fatto, curiosa di scoprire tutti gli altri suoi volumi.

Giustamente mi potreste chiedere: come fai a conoscere senza aver letto? Infatti. Quello che seguivo era la critica editoriale, gli articoli sul fenomeno Zerocalcare, i suoi interventi. E quello che avevo visto in questi anni: fiumi di ragazzi e non, fare ore di fila per avere l’albo autografato (è molto probabile che da oggi, in occasione di qualche fiera, mi troviate in fila ad aspettare ore per lo stesso motivo).

In principio vi era Makkox

Se desiderate farvi un’idea di chi era ed è Zerocalcare vi consiglio l’ articolo intervista Storia del libro che ha cambiato la vita di Zerocalcare (e il fumetto italiano) di Andrea Flamma che ripercorre con maestria la storia del successo di Michele Rech, in arte Zerocalcare.

È così per esempio che ho potuto comprendere quanto la carriera di Zerocalcare fosse iniziata vicino a me senza nemmeno che lo potessi immaginare. Le prime edizioni de La profezia dell’armadillo venivano stampate a Formia e il “mentore”, di Zerocalcare è stato Makkox, fumettista e vignettista satirico gaetano.

La profezia dell’armadillo in origine aveva la forma di strisce private pubblicate su Facebook. Nell’autunno del 2011, la prima edizione del libro stampata a 500 copie si esaurisce rapidamente: da lì a breve vi sarebbero state nove ristampe.

A quanto si legge dall’articolo di Andrea Flamma, Makkox aveva definito La profezia come: «136 tavole di risate (ma risate da piegarti, in certi punti) e dolore senza melò, raccontate con una leggerezza che boh, neanche invidia ho potuto provare. Solo ammirazione e desiderio di condividere»¹.

Dopo le diverse peripezie che portarono all’approdo di Zerocalcare da Bao Publishing, la storia è quella che in parte conosciamo.

Zerocalcare: La profezia dell’Armadillo Artist Edition

Chi scoprirà Zerocalcare con La profezia dell’armadillo nell’Artist Edition come me, non potrà di certo negare come il viaggio sia dei più promettenti. Iniziare la lettura di Zerocalcare con l’Artist Edition significa essere certi di proseguire la scalata dei diversi volumi, uno dietro l’altro.

L’opera si compone di storie di poche tavole l’una, quasi sempre auto-conclusive, ma che se ordinate compongono un mosaico più complesso. Dal momento in cui viene a sapere della morte di Camille, sua vecchia amica e primo grande amore, l’autore inserisce flashback adolescenziali che descrivono la storia della loro amicizia a racconti della sua vita quotidiana da quasi-trentenne nella Roma del Duemila.

Nei diversi racconti assistiamo a una carrellata di personaggi, divenuti nel tempo protagonisti della cultura pop italiana. Zero è sempre affiancato dall’Armadillo, personaggio immaginario che incarna le sue paure e le sue insicurezze, oltre agli amici e ai propri genitori.

Il formato dell’Artist Edition contiene la storia principale in bianco e nero e una nuova storia introduttiva di dodici pagine per fare il punto sul tempo che è passato. Siamo dinnanzi a un volume prezioso e importante, da regalare assolutamente.

Dei grandi temi affrontati con delicatezza, intimità, divertimento e ironia. Un linguaggio artistico quello di Zerocalcare che è in grado di arrivare a tutti.

1. Vedi articolo di Andrea Flamma, Storia del libro che ha cambiato la vita di Zerocalcare (e il fumetto italiano), Fumettologica, 22 novembre 2021.

Non mi resta che augurarvi una bella lettura!

Recensione di Giulia V.

---