Una nuova vita con Lloyd: il maggiordomo che tutti vorremmo avere

Una nuova vita con Lloyd: ricostruire in compagnia di un maggiordomo immaginario di Simone Tempia, ed edito da Rizzoli Lizard, è uno di quei libri che definirei biblioterapici: verità lapidarie che riescono a guidare, confortare, ma sopratutto, far riflettere il lettore in ricostruzione, con il sorriso.

Purtroppo è una triste verità: la vita spesso può sembrare un percorso a ostacoli e, nei periodi più intensi, un vero cantiere ricco di macerie, dove all’improvviso è necessario ricostruire tutto, dalla A alla Z, o per rimanere nelle metafore del libro, dall’ingresso alla camera da letto. Quante volte ci sentiamo soli, persi, confusi, sbagliati, disorientati, quante volte, trascinati dal caos interno della nostra battaglia, desidereremmo una voce fuori campo che ci apporti la risposta alle domande, per noi insolute e fonte di turbamento? Ammettiamolo, a volte speriamo che qualcuno ci tiri fuori improvvisamente da quel turbinio, che sia un amico, un familiare, una persona amata, un conoscente. Un cambiamento esterno che porti la tregua sul campo di battaglia, quando in realtà siamo perfettamente consci che questo ragionamento non funziona. Vedremo un vero cambiamento all’esterno solo quando avremo preparato il nostro terreno all’arrivo della Primavera. E come si fa nel frattempo? Nel frattempo si lotta, si costruisce, anche quando non sembra. Un conforto in questi momenti viene dalla lettura e da libri che riescono ad apportare un balsamo alle ferite che cerchiamo di lenire. Questo libro, seppur breve, è uno di quelli.

Lloyd è uno di quei personaggi letterari che vorremmo nella nostra vita, quella persona fidata che illumina il nostro cammino, non perché ci è accanto con una lanterna, bensì perché resta consapevolmente dietro per sorreggerci qualunque cosa accada.

“Lloyd, sento che /
sto per crollare”
“Sir, solitamente i crolli /
che si possono prevedere /
si chiamano demolizioni”
“Stai dicendo che mi sto /
distruggendo, Lloyd?”
“Sto dicendo che forse /
è pronto per ricostruirsi, sir.”

Lloyd è quella voce della consapevolezza, della saggezza, della giustezza che vorremmo essere noi stessi. Il tono e il registro delle conversazione tra il protagonista, il Sir, e il maggiordomo è brillante, audace, divertente:

“Lloyd, cosa posso fare con tutti questi ostacoli sul percorso?”
“Potrebbe farne delle ottime fioriere, sir”
“Lloyd, due violette non aiuteranno a superarli”
“Sir, bravo è chi supera un ostacolo. Ma migliore è chi lo sa trasformare”
“In qualcosa di diverso davanti agli occhi?”
“In qualcosa di bello da lasciarsi alle spalle, sir.”

“Sir, la vedo turbato”
“È che a volte mi sembra di essere vittima di me stesso, Lloyd”
“Una discreta fortuna, sir”
“Fortuna, Lloyd?”
“Chi è causa del suo male, sir, ne è anche la cura”
“Non è così che si dice, Lloyd”
“Ma è così che si fa, sir.”

Non vi è una vera e propria narrazione nel senso classico del termine, ma un filo d’Arianna che ci conduce nelle varie stanze della casa in ricostruzione, e ovviamente in quelle del nostro viaggio interiore:

“L’ingresso di una vita deve essere una promessa. La promessa di esserci per chi arriva. E quella di esserci ancora per chi tornerà. Per questo l’ingresso deve essere onesto, solido, senza ombre ne angoli bui. Semplice come una parola. Quella che dice tutto di noi e molto di chi ospitiamo: “Benvenuti”.”

Le illustrazioni di Jacopo Rosati e di Tuono Pettinato sono delle chicche che si inseriscono perfettamente nell’impianto letterario del libro. Come concludere se non dicendo che Una nuova vita con Lloyd: ricostruire in compagnia di un maggiordomo immaginario è un libro che sa essere un condensato di filosofia, di meditazione, di insegnamenti, un libro da avere sempre a portata di mano?

Titolo: Una nuova vita con Lloyd: ricostruire in compagnia di un maggiordomo immaginario
Autore: Simone Tempia
Editore: Rizzoli Lizard
Collana: Lizard
Prezzo: 15.00 €
Anno di pubblicazione: 2021

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