Il nuovo libro di Salman Rushdie

La città della vittoria (Mondadori) è il nuovo libro di Salman Rushdie che segna il ritorno in libreria dell’autore, dopo la brutale aggressione di agosto dell’anno scorso.

L’attacco ad agosto da parte di un estremista

I più se lo ricorderanno. Il 12 agosto 2022 l’autore veniva improvvisamente aggredito nello Stato di New York da un estremista al Chautauqua Institution, in occasione della conferenza dello scrittore nell’ambito di un festival letterario.

Salman Rushdie, 75 anni, ha visto cambiare la sua vita dopo la pubblicazione dei Versi satanici alla fine degli anni Ottanta. Giudicato blasfemo nei confronti della religione islamica, l’autore è stato oggetto di una Fatwa dell’ayatollah Khomeini e così, dal 1989, è costretto a vivere nell’ombra. Tuttavia, nonostante ciò, non ha mai smesso di cercare la sua luce nella scrittura, con una prolifica e importante produzione letteraria.

La città della vittoria

La città della vittoria è una saga di amore, avventura e mito.

Strutturato come un’epopea medioevale sanscrita e ambientato nell’India del XIV secolo, dopo una sanguinosa battaglia tra due regni ormai dimenticati, il romanzo si incentra sulla storia di una bambina di nove anni, il cui incontro con la dea Pampa Kampana, sua omonima, cambierà il corso della storia.

Distrutta dal dolore per la morte della madre, la bambina diventa un tramite per la dea che le accorda enormi poteri, rivelandole come la sua esistenza sarà determinante per la nascita di una grande città chiamata Bisnaga, la “città della vittoria”.

Nei duecentocinquanta anni successivi, la vita della protagonista si intreccia profondamente con quella della città: dalla creazione resa possibile grazie a un sacchetto di semi magici alla tragica rovina provocata dall’arroganza dei potenti.

Il racconto sussurrato a mezza voce dalla giovanissima da vita, pian piano, a Bisnaga e ai suoi cittadini, nel tentativo di portare a termine il compito che la dea le ha assegnato: garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale.

Tuttavia, con il passare degli anni, l’avvicendarsi dei governanti, delle battaglie vinte e di quelle perse, il tessuto stesso di Bisnaga diventa un arazzo sempre più complesso, il cui perno è rappresentato dalla nostra eroina.

Dopo l’aggressione: “Mi siedo per scrivere, ma non succede nulla.”

Nell’intervista con il giornale The New Yorker, in occasione dell’uscita in libreria del suo nuovo libro, scritto prima dell’aggressione, Salman Rushdie ha rivelato come gli sia difficile a oggi poter scrivere a causa anche dello stress post-traumatico:

There is such a thing as P.T.S.D., you know,” he said after a while. “I’ve found it very, very difficult to write. I sit down to write, and nothing happens. I write, but it’s a combination of blankness and junk, stuff that I write and that I delete the next day. I’m not out of that forest yet, really.”

A ogni modo, nell’intervista lo scrittore ha raccontato come nella sua vita fosse stato meglio ma che considerando quello che gli era successo, in fin dei conti, non stava poi così male.

Il libro

Titolo: La città della vittoria
Autore: Salman Rushdie
Traduttore: Stefano Mogni, Sara Puggioni
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Prezzo: 22,00 €
Anno di pubblicazione: 2023
Disponibile in ebook