La tecnologia è religione di Chiara Valerio

È quello che afferma la brillante Chiara Valerio nel suo saggio pubblicato con Einaudi: La tecnologia è religione. Se fino a ora, ci ponevamo interrogativi sulla tipologia di correlazione tra tecnologia e religione, Chiara Valerio ha fornito la sua risposta: l’essenza.

La tecnologia è religione e nel saggio l’autrice porta a suffragio della sua tesi elementi tratti dalla quotidianità e dall’analisi dello sguardo prospettico di un bambino – suo nipote.

La tecnologia è religione: un saggio sorprendente

Sono contenta che finalmente sia arrivato. Attendevo da diverso tempo il momento di scoprire Chiara Valerio e sono contenta che finalmente questo sia giunto e con il libro giusto: La tecnologia è religione.

In poco più di un centinaio di pagine, l’autrice entra nella nostra vita e strappa il velo di Maya. La relazione tra tecnologia e religione non è più una domanda, ma una risposta. E la risposta risiede nell’essenza, in quella terza persona del verbo essere, in quel segno linguistico, il cui significato traduce l’atto puro che non necessita di ulteriori determinazioni. D’altronde in principio era il Verbo, giusto?

Poter esprimere un parere su questo saggio diventa ancor più difficile quando si legge una Chiara Valerio cristallina e lineare nelle sue riflessioni pur trattandosi di un argomento che non sempre è facile da seguire.

Credere è il verbo della fede. La tecnologia è religione.

Si potrebbe partire da qualche concetto, come la distinzione fra scienza e tecnologia, il primo collegabile al verbo provare, il secondo al credere. Sicché diventa più semplice comprendere come sia possibile che nel 2023 vi siano persone convinte che la Terra sia piatta. Come dice Valerio: Credere è il verbo della fede. La tecnologia è religione.

Una decina di anni, poi, divide me dalla Valerio, quella decina di anni che è bastata per veder cambiare un sistema di insegnamento e di approccio alla tecnologia.

Tra la scuola della Falcucci (metà anni Ottanta) e quella della Moratti (inizi anni Duemila) vi è stato un capovolgimento: gli studenti sono passati dall’essere programmatori a utenti; dal Piano Nazionale Informatico alla scuola dell’Informatica tramite il conseguimento della Patente Europea (ECDL); dall’imparare basi di programmazione all’imparare il pacchetto applicativo.

E anch’io ottenni quella certificazione come gran parte dei miei compagni di classe, ma ero del tutto ignara del Prima e di quello che rappresentava a livello sociale e culturale. Passare dal concetto del contributo di ognuno alla costruzione del sapere di tutti al raggiungimento del titolo del singolo per la qualifica del singolo, beh, sono effettivamente rappresenta due visioni antitetiche, le cui rette potrebbero non incontrarsi mai.

Il linguaggio: la nostra prima tecnologia

Per Chiara Valerio la nostra prima tecnologia è stata il linguaggio. Grande sorpresa per me, che alla domanda avrei risposto senza esitazione il fuoco. Ma questa non è stata l’unica sorpresa a dire il vero. Nell’esporre come oggi sia ricercata l’inclusione linguistica – la stessa inclusione che può portare alla creazione delle etichette e definizioni -, diventa importante per l’autore ci ricorda che il linguaggio è sintesi, e come esistono linguaggi inclusivi, esistono linguaggi esclusivi.

Non è difficile allora seguirla nella sua tesi quando asserisce che oggigiorno chiediamo alle parole, una accuratezza che non cerchiamo più né nelle immagini, né nei suoni (Chiara Valerio, 2023).

Se ci riflettiamo è un cambiamento repentino, per una società che per diverso tempo è stata considerata come una società dell’immagine, nella quale seguire icone in ogni ambito.

La tecnologia è religione: una lettura ad altissimo potenziale

In queste poche righe ho portato solo dei micro esempi della vastità rappresentata da Valerio: la sua conoscenza, ampiezza di prospettive, capacità di comunicazione, umiltà di approccio. Indubbiamente Chiara Valerio rende questo saggio dal centinaio di pagine, un grande saggio. Da leggere subito, fra i banchi di scuola e a casa, per i nostri ragazzi, per noi stessi e per le prossime generazioni.

Recensione di Giulia V.


Il libro

Titolo: La tecnologia è religione
Autore: Chiara Valerio
Editore: Einaudi
Collana: Vele
Prezzo: 13,00 €
Anno di pubblicazione: 2023

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